Tre tra i principali paesi dell’Unione Europea sono rimasti senza luce per oltre 12 ore e tra le motivazioni, per il momento, è stata esclusa quella del cybertattacco. “In un mondo sempre più interconnesso, la recente interruzione di corrente che ha colpito Spagna, Francia e Portogallo ha sollevato interrogativi riguardo alla vulnerabilità delle reti elettriche europee. Che si tratti di una tensione sulla rete o di un potenziale cyber-attacco, il risultato è lo stesso: città al buio, servizi interrotti e cittadini in difficoltà. Ma immaginate un futuro in cui le abitazioni e le aziende siano alimentate da impianti fotovoltaici e dotate di efficienti batterie di accumulo. In scenario di blackout, queste tecnologie possono garantire una continuità operativa, trasformando una crisi in un test di resilienza superato con successo”, ha dichiarato Veronica Pitea.
Nel frattempo il premier spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato che le cause del cortocircuito sono ancora in fase di studio e che nessuna ipotesi è fin qui stata esclusa. “L’energia rinnovabile non è solo una soluzione ecologica; è un investimento nella sicurezza e nell’autosufficienza energetica. Durante il blackout, quei pochi che avevano già adottato queste tecnologie hanno potuto continuare la loro quotidianità senza interruzioni, dimostrando la potenza della generazione distribuita”, ha aggiunto Pitea, suggerendo una possibile soluzione.
La Presidente di ACEPER (Associazione dei Consumatori e Produttori di Energie Rinnovabili) ha poi concluso confermando l’importanza dell’utilizzo di energia green anche per il nostro paese: “La transizione verso l’autonomia energetica è non solo possibile, ma anche urgente. Investire in soluzioni verdi non è più solo una scelta etica, ma una necessità strategica. La sovranità energetica riduce la dipendenza dalle reti centralizzate e assicura che eventi imprevisti non paralizzino intere regioni. È tempo che governi, aziende e cittadini adottino un’azione decisiva e abbraccino le rinnovabili come difesa contro gli imprevisti. Dato il recente blackout, il messaggio è chiaro: il futuro appartiene a coloro che si preparano oggi. E mentre i nostri potenti capi di stato dibattono ancora sull’urgenza delle rinnovabili, ci chiediamo: forse stanno attendendo che persino le candele diventino high-tech?”.