Fotovoltaico, è boom: “In un anno +124% d’impianti installati”

5 Dicembre 2023

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CRESCE il fotovoltaico in Italia, segnando un più 124% nell’ultimo anno. 

Puntare su scelte sostenibili è economicamente vantaggioso, come spiega Veronica Pitea (nella foto in basso), presidente di Aceper, Associazione dei Consumatori e Produttori di Energie Rinnovabili. L’associazione riunisce 10mila impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, con oltre 7mila associati, per una potenza installata complessiva che supera i 2 GWp. Per il settore è, inoltre, arrivata una importante novità. Il via libera della Commissione Europea al decreto Cer, sulle comunità energetiche rinnovabili, per l’incentivazione alla diffusione dell’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili.

“Finalmente – dice Pitea – possiamo cominciare a lavorare su una delle più belle iniziative energetiche viste finora. Gli aspetti saranno molto positivi come impatto ambientale, perché permettono anche a chi non ha spazio, ma magari ha grossi consumi di diventare green. L’approvazione del decreto da parte della Commissione Europea è molto positiva, anche sotto un aspetto sociale. Ricostruisce l’idea di società creando così gruppi di persone che dovranno imparare a condividere e dividere la produzione di energia all’interno della nuova comunità. Sicuramente dopo il Covid iniziative di questo tipo aiutano non solo al sostegno ambientale-economico del nostro Paese, ma anche a ricreare un clima di condivisione e di networking”.

“Sicuramente ora ci sarà da lavorare sodo sui decreti attuativi e speriamo che si aprano velocemente dei tavoli di lavoro che ci possano permettere di creare il clima giusto anche a livello normativo, per poter trasformare questa grossa opportunità in qualcosa di reale”, aggiunge Pitea. I dati del settore sono incoraggianti, se nel 2022 sono stati installati in Italia 126.498 nuovi impianti fotovoltaici, nel 2023 sono stati più del doppio, 283.400, con un incremento del +124% rispetto all’anno precedente. Il traino in questo biennio è dovuto essenzialmente a due motivazioni “da un lato gli incentivi legati al bonus 110%, per il residenziale, che rappresenta circa il 50% degli impianti, dall’altro l’aumento dei costi dell’energia, che ha spinto le aziende ad accelerare in materia di sostenibilità e di innovazione”, spiega Pitea.


Vedi qui l’articolo di Quotidiano Nazionale del 27/11/2023

“Fonte Quotidiano Nazionale

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